Archivio mensile:gennaio 2014

I promotori della geotermia industriale, Enrico Rossi e Stefano Boco (parte prima)

17 gennaio 2014    Redazione Arezzo Notizie Graziella Green Power e quel post del governatore Rossi che ne tesse le lodi su Facebook Ha scelto un post sulla propria pagina Facebook per complimentarsi pubblicamente con un’azienda aretina. A scriverlo è stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che in poche righe tesse le lodi dell’aretina Graziella Green Power in seguito al recente investimento sul settore dell’energia eolica. Ecco le parole del governatore: “Graziella Green Power fiore all’occhiello dell’imprenditoria aretina vola con le rinnovabili. Dopo il parco fotovoltaico di Cortona, il più grande della #Toscana, l’azienda ha concluso in questi giorni un accordo importante con l’irlandese C&F Green Energy per l’istallazione in Sardegna e nel Sud Italia di turbine che garantiscono un alto standard e un impatto visivo non invasivo, il cosiddetto minieolico. L’investimento sarà di 15 milioni. Insomma un bel esempio di azienda con la testa e il cuore in Toscana ma che guarda lontano.
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Il Presidente della Regione Toscana            Il Presidente di Magma Energy Italia
Enrico Rossi                                                   Stefano Boco

Considerazioni: per quanto riguarda il settore geotermia, “i fiori all’occhiello” di Graziella Green Power sono invece le società controllate Tosco Geo SrL e Magma Energy Italia SrL. Il Presidente di Magma Energy Italia è l’ex senatore Stefano Boco. La Giunta Regionale guidata da Enrico Rossi ha siglato inoltre un protocollo d’intesa con la cosiddetta Rete Geotermica, gruppo di aziende che comprende i seguenti soggetti industriali: Graziella Green Power, Tosco Geo, Magma Energy Italia, Exergy, Termomeccanica, Geoenergy, Sanminiatese Pozzi, ecc. Probabilmente la geotermia industriale può riuscire a mettere d’accordo politici ed ex-politici, aziende private ed enti pubblici.

Regione Toscana e geotermia, comunicato stampa del comitato difensori della toscana

berignone
Geotermia, Progetto Mensano: la Regione Toscana non ascolta le richieste dei cittadini che hanno chiesto a gran voce la Valutazione di Impatto Ambientale prima di qualsiasi trivellazione nei comuni di Volterra, Casole D’Elsa e Radicondoli.

La società Magma Energy Italia, controllata oggi dalla società Graziella Green Power di Arezzo, in data 18 ottobre 2013 aveva richiesto alla regione il permesso per la trivellazione di tre pozzi geognostici allo scopo di cominciare a misurare le temperature del sottosuolo in previsione della costruzione di nuove centrali geotermoelettriche.
La mobilitazione dei comitati, delle associazioni e dei singoli cittadini è stata immediata e sono giunte alla Regione osservazioni contrarie da parte di cinquantasei soggetti diversi, che avevano semplicemente chiesto che venisse valutato l’impatto ambientale dei pozzi geognostici.
Ad una prima lettura gli argomenti della Regione per il rifiuto della V.I.A. sono stati principalmente due.
Il primo è la richiesta di produzione energetica da fonti alternative diverse da quelle fossili da parte dell’Europa, richiesta che non tiene conto delle caratteristiche dei singoli stati e territori e delle economie nelle quali queste produzioni energetiche si dovrebbero inserire.
Sarebbe stato compito della Regione Toscana valutare l’impatto delle richieste europee sull’economia turistica e rurale ed attivare la procedura di V.I.A..
Un secondo argomento della Regione Toscana è che:
le localizzazioni individuate dal proponente per la perforazione dei pozzetti termometrici ricadono in aree soggette a vincolo idrogeologico e non ricadono in aree soggette a vincolo paesaggistico o archeologico.
Questo nonostante 3000 cittadini delle zone interessate dalle prospezioni abbiano richiesto la valutazione dei vincoli da anni, sollecitata lo scorso luglio dallo stesso Ministero dei Beni Culturali e Ambientali.
La Regione argomenta affermando che:
si prende atto della richiesta di attivazione di una procedura di apposizione del vincolo paesaggistico avanzata da Italia Nostra il 10.01.2008 per le aree situate nel Comune di Casole d’Elsa e che tale richiesta è rimasta senza risposta da parte delle Autorità competenti.
Ci troviamo quindi nella situazione paradossale di una Regione che rifiuta ai cittadini la Valutazione di Impatto Ambientale perché la Regione stessa, in sei anni, non ha mai risposto alla richiesta di vincolo.
La risposta della Regione Toscana ha quindi un valore politico.
La richiesta di una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale avrebbe infatti portato a considerare la possibilità dell’impatto economico dei pozzi (l’economia della Toscana è legata al paesaggio più di quella di qualsiasi altro luogo) e quindi avrebbe fornito elementi per valutare i primi effetti di un evidente processo di industrializzazione del paesaggio rurale.
La risposta della Regione Toscana, di fatto cerca in modo inaccettabile di considerare separata la trivellazione dei pozzi di prospezione dal processo industriale del quale sono solo un passo, processo che potrà avere come conseguenza la trasformazione di una economia florida e distribuita tra migliaia di piccoli proprietari in una economia energetica concentrata nelle mani di pochi gruppi industriali. Sarebbe stato un dovere politico e morale della Regione, specialmente in un momento economico così delicato, avviare una procedura di valutazione di questo impatto.
Viene invece favorito ancora una volta un modello di sviluppo incerto e favorevole a pochi che contrasta con le vere ricchezze davvero inesauribili che il nostro territorio offre, turismo, agricoltura di qualità, biodiversità, ecc. basi portanti di un’economia diffusa e ben radicata che mal si sposa con questo tipo di geotermia che devasta il territorio inquinandolo e impoverendolo.
E’ quindi evidente la difficoltà politica della Regione Toscana di comprendere l’economia delle piccole imprese legate al paesaggio, e la trasformazione economica verde che l’intero pianeta sta intraprendendo.
Non si può non osservare con una certa perplessità che tra le centinaia di possibilità alternative all’industrializzazione del territorio rurale, prima fra tutte quella della costruzione di una fitta rete di microimpanti domestici, la Regione Toscana, attraverso i permessi di prospezione ha scelto la strada dei megaimpianti. E ciò nonostante i catastrofici effetti che questo tipo di produzione energetica ha prodotto sull’economia del turismo nella zona di Larderello e in tutte le località geotermiche più sfruttate.
Prendiamo atto di questa scelta politica che certamente condizionerà le scelte dei cittadini di tutta la Toscana quando si dovrà votare per il rinnovo del Consiglio Regionale. La risposta della Regione indica infatti che per tutelare i posti di lavoro e le migliaia di imprese legate all’economia del paesaggio è necessaria una classe dirigente in grado di comprendere il significato e il valore economico di uno dei più importanti settori agricoli e turistici del pianeta.

Comitato Difensori Della Toscana
quisiena.corrierenazionale.eu/cronaca
www.gonews.it/2014/geotermia-progetto-mensano-la-regione-non-ascolta
www.ilcittadinoonline.it/news/167838/Progetto_Mensano

la Regione Toscana ha deciso: nessuna valutazione di impatto ambientale per la prosecuzione del progetto Mensano

scarica il decreto_49/2014_RT_mensano_magma_energy

logo.regione.decreto

riassunto:  Il Dirigente Responsabile: GARVIN PAOLA …..

DECRETA
1) di escludere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 della L.R. 10/2010 e smi , dalla procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto delle attività di ricerca geotermica “Mensano”, consistente nella realizzazione di 3 pozzetti termometrici nei Comuni di Radicondoli e Casole d’Elsa (SI), Volterra (PI) , presentato da Magma Energy Srl, per le motivazioni e le considerazioni espresse in premessa, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e con l’indicazione delle raccomandazioni appositamente formulate in narrativa;
2) di individuare, ai sensi dell’art. 49 comma 5 della L.R. 10/2010 e smi, quali Soggetti competenti al controllo dell’adempimento delle prescrizioni l’Autorità mineraria, nonché il Comune territorialmente interessato ove indicato nelle singole prescrizioni. Sono fatte salve le competenze di controllo stabilite dalla normativa vigente e quanto indicato nelle singole prescrizioni;
3) di stabilire in anni cinque, a far data dalla pubblicazione sul BURT del presente atto, la durata della validità del presente provvedimento, fatta salva la possibilità di motivata richiesta di proroga da parte del proponente;
4) di dare atto di quanto riportato in premessa e risultante dai pareri e dai contributi dei Soggetti interessati;
5) di notificare, a cura del Settore VIA, il presente decreto al proponente dell’opera, Magma Energy Srl ed ai Comuni di Volterra, Casole d’Elsa e Radicondoli, nonché all’Autorità mineraria;
6) di comunicare il presente decreto alle Amministrazioni ed agli altri Soggetti interessati.
Si avverte che contro il presente atto può essere proposto ricorso innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repubblica entro, rispettivamente, 60 e 120 giorni dalla sua notificazione o piena conoscenza.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. g) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
La Dirigente
PAOLA GARVIN

COME RICONOSCERE LA PROPAGANDA ATTUATA DAI PROMOTORI DELLA GEOTERMIA INDUSTRIALE seconda parte

Link alla prima parte  in cui si parla del FORUM RISK MANAGEMENT IN SANITÀ 2013 (Arezzo) e del contenuto di un articolo uscito su greenreport a firma di Lucia Venturi.

L’evento organizzato ad Arezzo si è articolato in un workshop e una tavola rotonda con la presenza tra i  relatori di Leonardo Setti dell’Università di Bologna, Lorenzo Zanni dell’Università di Siena, Francesco Grasso dell’Università di Firenze, Marco Frey della Scuola Sant’Anna di Pisa.

Quattro relatori provenienti da altrettante università e nessuno di questi geologo. Per essere un evento sulla geotermia con un workshop e una tavola rotonda la cosa appare un poco strana. E’ chiaro invece che affrontare temi poco rassicuranti come il rischio sismico, la subsidenza, il bilancio idrico, il rilascio di sostanze varie, ecc. non fa bene all’immagine che vorrebbero darsi i promotori della geotermia industriale.

Il workshop è stata l’occasione per presentare uno studio commissionato dalla società Magma Energy all’Università di Siena e coordinato dal prof. Lorenzo Zanni, Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese, i cui risultati –in corso di elaborazione- saranno pubblicati a breve.

Sappiamo tutti che la sfortunata Università di Siena è messa male economicamente (deficit da 200 milioni di euro). Qualcuno dirà che ora non possiamo permetterci di storcere il naso davanti a qualche piccolo compromesso quando in cambio arrivano i soldini degli industriali. L’argomento geotermia secondo noi però non dovrebbe essere studiato solo dal punto di vista funzionale all’industria interessata visto che c’è un pesante impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Non vediamo l’ora di leggere il misterioso studio “i cui risultati saranno pubblicati a breve” per capire più che altro come è messa l’Università di Siena. Per quanto riguarda invece l’ingerenza dei partiti nelle nomine dei rettori e dei professori universitari, al fine di poter controllare anche gli atenei, affronteremo l’argomento in un capitolo a parte, dove parleremo anche dei concorsi truccati.

La cosa triste in tutto questo discorso è che in questi tempi di crisi economica e morale le università italiane sono diventate ancor più “ricattabili”, e le lobby più potenti possono permettersi di condizionarne le scelte a discapito di una vera ricerca.

Ricontrollando la locandina ufficiale si può notare che l’unico geologo che appare tra i vari nominativi è Fausto Batini, ma la società di cui è Amministratore Delegato ( la Magma Energy Italia Srl) è stata recentemente acquisita per il 55% da Graziella Green Power e quindi non si tratta di un geologo indipendente. La tavola rotonda è fantastica: il giornalista e moderatore Gianluca Baccani risulta essere il segretario di uno degli invitati, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli il quale ha come ulteriore “collega” Edo Bernini Direttore Generale politiche ambientali della Regione Toscana, ai quali si aggiungono il padrone di casa ( organizzatore dell’evento) Gianni Gori presidente di Graziella Green Power che controlla la Tosco Geo il cui A.D. è Stefano Boco il quale però apparirebbe come rappresentante della neonata Rete Geotermica che ha appena siglato un protocollo d’intesa con la regione, e per concludere in bellezza altri due nomi Vasco Giannotti e Sergio Chiacchella (COSVIG).

Una locandina in cui gli intrecci ed i legami tra i vari protagonisti privati e pubblici sembrano infiniti.
Un’ultima domanda ed esortazione: ma perché non andranno nelle piazze vere per chiedere direttamente alla popolazione cosa ne pensa di questa geotermia? Probabilmente verrebbero sepolti dalla contestazione.

Fine seconda parte

COME RICONOSCERE LA PROPAGANDA ATTUATA DAI PROMOTORI DELLA GEOTERMIA INDUSTRIALE

PILLOLE DI CONTROINFORMAZIONE AD USO DELLA CITTADINANZA ATTIVA NELLA DIFESA DEL TERRITORIO

COME RICONOSCERE LA PROPAGANDA ATTUATA DAI PROMOTORI DELLA GEOTERMIA INDUSTRIALE

Ovvero: sgamare (scoprire) chi si infila in un Forum dedicato a tutt’altro settore ( la sanità) per confezionare un evento che possa dare credibilità ai propri programmi industriali e procurare massima visibilità e pubblicità sui media locali.

AREZZO, FORUM RISK MANAGEMENT IN SANITÀ 2013      (programma completo)

Leggendo i titoli dei circa 80 temi  in programma (elencati dalla pag. 4 alla pag. 7) si capisce chiaramente che il FORUM RISK MANAGEMENT IN SANITÀ verte su argomenti esclusivamente sanitari.

Es. : Nuovo patto per la salute, Tecnologie informatiche a supporto del 118, Industria farmaceutica: risorsa per la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo, Nuovo modello sanitario INAIL: prevenzione, riabilitazione, reinserimento sociale. L’attività del centro protesi  Dispositivi medici: opportunità di sviluppo ed innovazione in Sanità – il ruolo delle Regioni, Giornata delle Neuroscienze, ecc.

Ma allora in un Forum sulla Sanità cosa c’entra la geotermia industriale? Farà bene alla salute? Sarebbe stato interessante chiederlo ai malati ed ai residenti nei comuni geotermici che molto stranamente pur potendo essere i veri protagonisti dell’argomento non erano presenti con i loro delegati. Di sicuro la geotermia industriale fa bene alle tasche di qualcuno. Una singola centrale da 5MW in un anno fattura per chi la gestisce più di 8 milioni di euro (calcolando un ipotetico ricavo di 0,23€/kwh).

In attesa della pubblicazione degli atti del forum di Arezzo, andiamo a rileggere la pag. 63 del programma ufficiale ed un articolo tra i vari trovati sul web, la cui (in)credibilità potrà essere valutata dai lettori.

Da Greenreport: sito web partner de La Repubblica la quale fa parte del gruppo editoriale l’Espresso il cui presidente è Carlo De Benedetti, il quale controlla Sorgenia Geothermal, la quale oltre ad essere nella Rete Geotermica assieme a Graziella Green Power, è titolare di 7 permessi di ricerca di risorse geotermiche in Toscana ed è in affari anche con Legambiente

Spulciamo il contenuto dell’articolo uscito su greenreport (partner: La Repubblica.it) a firma di Lucia Venturi.

Notare che nel titolo non appaiono le parole “in Sanità”, forse non si abbinavano alla parola geotermia.

Energia  La geotermia al Forum Risk Management di Arezzo  [6 dicembre 2013] Di  Lucia Venturi   

http://www.greenreport.it/news/energia/la-geotermia-al-forum-risk-management-di-arezzo/

 “Graziella Green Power è attiva nel settore geotermico attraverso le controllata ToscoGeo Srl e si occupa principalmente di attività di ricerca, progettazione, realizzazione, gestione e promozione di centrali e di sistemi di trasformazione energetica innovativi e ad alta efficienza, con particolare riferimento ai cicli binari.

Nei siti ufficiali non risulta ad oggi (gennaio 2014) una sola centrale geotermica progettata, realizzata, gestita o promossa da Graziella Green Power o da Toscogeo Srl, tantomeno a ciclo binario.

“L’azienda ha ampliato il proprio know how, e le potenzialità di sviluppo nel settore geotermico, attraverso l’acquisizione del 55% delle quote di Magma Energy Italia ….   Con l’ acquisizione di queste quote, Graziella Green Power è diventata co-titolare di ulteriori due permessi di ricerca di risorse geotermiche situati in Toscana.”

Ci crediamo che ha ampliato il proprio know how, sta partendo da zero! Comunque nel settore geotermico per conquistare il know how e l’affidabilità ci vogliono anni ( sperando di non incappare in pericolose disavventure nel frattempo). Nei siti ufficiali Graziella Green Power non risulta titolare di permessi di ricerca di risorse geotermiche ( fonte: Ministero Sviluppo Economico) evidentemente tali permessi sono e rimangono intestati ad altre società. Il termine “co-titolare” è quindi usato in modo fuorviante.

«La geotermia è un settore su cui puntiamo con decisione –ha spiegato Iacopo Magrini, amministratore delegato di Graziella Green Power- Sfruttando fonti di calore del sottosuolo è possibile generare energia elettrica ecocompatibile attraverso centrali di piccole dimensione ad emissioni nulle e con basso impatto visivo».

Dopo aver coperto il suolo con ettari di pannelli fotovoltaici (invece di istallarli esclusivamente sui tetti) che sia improvvisamente apparsa l’energia elettrica ecocompatibile?

fine prima parte

David Busato, in esclusiva per Rtoscanaweb, intervista Gigliola Freschi, del Comitato Difensori della Toscana

“Progetto Mensano. Geotermia. Magma Energy richiede alla Regione il permesso di effettuare tre sondaggi geognostici a Casole, Radicondoli, Volterra. David Busato, in esclusiva per Rtoscanaweb, intervista Gigliola Freschi, del Comitato Difensori della Toscana”

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http://www.spreaker.com/user/radio0564news/intervista-al-comitato-difensori-toscana_4

Fracking e terremoti: relazione dimostrata negli USA. Ora la geotermia industriale fa ancora più paura.

fracking

da http://www.salviamoilpaesaggio.it

Una recente indagine negli USA ha attestato il collegamento tra l’impiego di tecniche di fratturazione idraulica per la ricerca di idrocarburi e i terremoti. Un pericolo sottovalutato che ha sconvolto aree storicamente non sismiche.

Come segnalato da un articolo pubblicato su greenstyle.it arriva la conferma scientifica da uno studio effettuato in Texas che in un’area normalmente non sismica le operazioni nei pressi dei pozzi destinati al fracking abbiano comportato dei terremoti più grandi in grado persino di danneggiare le abitazioni del circondario.

Ben 50 terremoti che hanno colpito l’area di Cleburne in Texas tra il 2009 e il 2010. Ma non è un caso isolato, si precisa: tempo fa anche ricercatori della US Geological Survey hanno dimostrato come l’iniezione di acqua nel terreno per estrarre gas possa provocare micro-terremoti.

Effetti sottovalutati che hanno sconvolto zone come la Contea di Johnson, in Texas, storicamente non sismica, dove negli ultimi mesi si sono verificati diversi terremoti, nelle ultime 3 settimane ben 16 casi. Qui un gruppo di famiglie ha deciso di fare causa alle compagnie responsabili.

Un abstrat della recente pubblicazione dell’indagine che attesta il collegamento prospezione e terremoto si può trovare a questo link (solo in lingua inglese).

n.d.r. nel caso della geotermia viene usato anche il metodo EGS ( enhanced geothermal system, sistema geotermico stimolato) ed oltre all’acqua vengono iniettati potenti acidi allo scopo di corrodere le rocce per disgregarle e renderle permeabili ( questa tecnica viene chiamata molto graziosamente dagli addetti “stimolazione chimica”).